I saluti delle autorità
Come è ormai tradizione anche quest’anno il Certamen Ciceronianum Arpinas si ripropone sullo scenario internazionale con ua competizione che vede presenti in Arpino giovani provenienti da tutto il mondo. Nella diversità delle rispettive tradizioni, i partecipanti sono chiamati non solo a riaffermare la validità del grande patrimonio della cultura e della letteratura latina, ma anche e soprattutto a riscoprire, attraverso grandi uomini come Marco Tullio Cicerone, la forza degli ideali universali di patria, giustizia, coerenza morale e libertà che sono le radici del nostro futuro. Come Sindaco della Città rivolgo il mio più cordiale benvenuto a tutti i partecipanti nella convinzione che non si possa conquistare il futuro prescindendo dal passato, né fondare una comunità di pace e convivenza sull’oblio delle specifiche identità dei popoli, perché queste possono e devono costruire le fondamenta di un grande dialogo planetario. Carissimi giovani, possiate anche Voi vivere questi momenti della Vostra vita con quell’intensità, forza e carica emotiva che Arpino per oltre due decenni ha trasmesso a coloro che hanno vissuto la medesima esperienza.
Fabio Forte
Sindaco di Arpino
Sindaco di Arpino
Il mio saluto più cordiale ed affettuoso a tutti i partecipanti alla XXVIII edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas.
La validità di questa manifestazione è ogni anno sempre più riaffermata dalle alte adesioni di Scuole, e particolarmente di giovani che rimangono legati al nome di Arpino non solo per i bei ricordi che da esso riportano e conservano negli anni quanto per il messaggio universale di fratellanza, che da esso si diffonde. L’esperienza esaltante che i giovani riescono a vivere, molti in compagnia dei loro docenti, ci spinge ogni anno a migliorare ed a fortificarci nell’idea che il Certamen sia il miglior veicolo per far sì che giovani provenienti da ben 17 Paesi possano stringersi intorno a quel messaggio di pace, giustizia e libertà che l’Oratore continua a trasmettere a coloro che hanno la fortuna di avvicinarsi a Lui con animo puro e semplice.
La validità di questa manifestazione è ogni anno sempre più riaffermata dalle alte adesioni di Scuole, e particolarmente di giovani che rimangono legati al nome di Arpino non solo per i bei ricordi che da esso riportano e conservano negli anni quanto per il messaggio universale di fratellanza, che da esso si diffonde. L’esperienza esaltante che i giovani riescono a vivere, molti in compagnia dei loro docenti, ci spinge ogni anno a migliorare ed a fortificarci nell’idea che il Certamen sia il miglior veicolo per far sì che giovani provenienti da ben 17 Paesi possano stringersi intorno a quel messaggio di pace, giustizia e libertà che l’Oratore continua a trasmettere a coloro che hanno la fortuna di avvicinarsi a Lui con animo puro e semplice.
Bruno Vano
Assessore alla Cultura del Comune di Arpino
Assessore alla Cultura del Comune di Arpino
E’ ormai dal 1980, anno della sua istituzione, che il Certamen Ciceronianum Arpinas riesce a coinvolgere centinaia di giovani: studenti da tutta Europa si riuniscono nella patria di Cicerone, all’insegna dell’amore per la lingua di Roma, e nella consapevolezza che essa rappresenta uno strumento prezioso capace di far riscoprire la comune radice culturale europea, elemento indispensabile per una pacifica convivenza tra i popoli.
Un evento, quest’anno giunto alla XXVIII edizione, che può, a ragione, essere considerato unico nel panorama culturale internazionale, organizzato dal Centro Studi Umanistici "Marco Tullio Cicerone" di Arpino e posto sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Nella splendida cornice della città di Arpino, che ha dato i natali al grande oratore, si danno appuntamento presso il celebre Liceo Tulliano i migliori allievi dell’ultimo anno dei licei classici italiani ed esteri, chiamati a tradurre e commentare un brano tratto da un’opera di Cicerone.
A nome dell’intera Provincia di Frosinone, desidero esprimere i più calorosi saluti di benvenuto ai giovani partecipanti e i migliori auguri per una gara di alto profilo educativo e culturale.
Agli organizzatori va il mio plauso più sincero per aver contribuito alla realizzazione di una esperienza straordinaria che costituisce una grande occasione di incontro e di aggregazione.
Un evento, quest’anno giunto alla XXVIII edizione, che può, a ragione, essere considerato unico nel panorama culturale internazionale, organizzato dal Centro Studi Umanistici "Marco Tullio Cicerone" di Arpino e posto sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Nella splendida cornice della città di Arpino, che ha dato i natali al grande oratore, si danno appuntamento presso il celebre Liceo Tulliano i migliori allievi dell’ultimo anno dei licei classici italiani ed esteri, chiamati a tradurre e commentare un brano tratto da un’opera di Cicerone.
A nome dell’intera Provincia di Frosinone, desidero esprimere i più calorosi saluti di benvenuto ai giovani partecipanti e i migliori auguri per una gara di alto profilo educativo e culturale.
Agli organizzatori va il mio plauso più sincero per aver contribuito alla realizzazione di una esperienza straordinaria che costituisce una grande occasione di incontro e di aggregazione.
Francesco Scalia
Presidente della Provincia di Frosinone
Presidente della Provincia di Frosinone
La Provincia di Frosinone è lieta di ospitare i giovani latinisti europei partecipanti alla XXVIII
edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas. Si tratta di una manifestazione culturale ormai ricorrente e consolidata che ogni anno, nei primi giorni del mese di maggio, vede convenire in Arpino studenti di tante nazioni europee, uniti dall’amore per Cicerone e richiamati dalle sirene dei valori della civiltà classica. L’occasione è propizia per organizzare escursioni nei vari paesi della Provincia particolarmente ricchi di storia e di bellezze naturali. Così il Certamen di Arpino diventa un mezzo di promozione di questa terra oltre che un’occasione di incontro e di confronto con uno dei più grandi suoi figli, l’Arpinate Marco Tullio Cicerone.
Opportunamente la Provincia di Frosinone investe nell’annuale Certamen Arpinate cospicue risorse del suo bilancio, nella convinzione che la valorizzazione del territorio è uno degli obiettivi fondamentali da perseguire. Il legame con il passato non può, perciò, costituire per l’Amministrazione Provinciale solo un buon proposito, ma va realizzato ed attuato quotidianamente con i fatti, anche quando questi comportano scelte non facili o, peggio, rinunce dolorose.
edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas. Si tratta di una manifestazione culturale ormai ricorrente e consolidata che ogni anno, nei primi giorni del mese di maggio, vede convenire in Arpino studenti di tante nazioni europee, uniti dall’amore per Cicerone e richiamati dalle sirene dei valori della civiltà classica. L’occasione è propizia per organizzare escursioni nei vari paesi della Provincia particolarmente ricchi di storia e di bellezze naturali. Così il Certamen di Arpino diventa un mezzo di promozione di questa terra oltre che un’occasione di incontro e di confronto con uno dei più grandi suoi figli, l’Arpinate Marco Tullio Cicerone.
Opportunamente la Provincia di Frosinone investe nell’annuale Certamen Arpinate cospicue risorse del suo bilancio, nella convinzione che la valorizzazione del territorio è uno degli obiettivi fondamentali da perseguire. Il legame con il passato non può, perciò, costituire per l’Amministrazione Provinciale solo un buon proposito, ma va realizzato ed attuato quotidianamente con i fatti, anche quando questi comportano scelte non facili o, peggio, rinunce dolorose.
Danilo Campanari
Assessore alla Cultura, Sport e Spettacolo della Provincia di Frosinone
Assessore alla Cultura, Sport e Spettacolo della Provincia di Frosinone
È con rinnovato piacere e con la più viva partecipazione che desidero far pervenire, a tutti i partecipanti alla XXVIII edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas, il mio più affettuoso saluto.
Il ritrovarsi ogni anno in una città in cui il profumo della storia si respira a pieni polmoni, inebriando i visitatori di quei valori espressi dall’antica cultura latina che ci appartiene, è motivo, per i giovani convenuti da tutta Europa, di confronto, di socializzazione e di scambio di idee.
Cose queste che servono come concime per la crescita di robuste piante che, arricchite da questa linfa vitale, faranno crescere i nostri giovani con il sentimento delle virtù più belle.
Quelle virtù che il nostro grande Maestro arpinate M.T. Cicerone ha evidenziato ed espresso, in modo alto e nobile, attraverso tutti i suoi componimenti, illuminando così il cammino di tutti noi, facendoci sentire alto e forte l’orgoglio di essere discendenti di quella straordinaria cultura.
Il Salus Publica Suprema Lex è ancora un punto di riferimento per tutti gli amministratori e servitori dello Stato che interpretano, come deve essere, il concetto di “potere” che deve seguire la sola logica del servizio e deve portare a soddisfare il Bene Comune (“uti cives” e non "uti singuli").
Auguro, pertanto, anche alla XXVIII edizione del Certamen Ciceronianum, di proseguire nel solco di questa antica tradizione che serve a far memoria di ciò che di più bello il passato e gli illustri uomini che hanno vissuto quel tempo, ci hanno tramandato.
Ritengo che il significato di essere moderni, in tempi moderni, debba essere ricercato proprio nel saper ritrovare, nel solco delle antiche tradizioni, il novum, come Cicerone si presentò come uomo nuovo seguendo la scia di tradizioni consolidate.
È vero che non si può vivere solo di passato, ma è altrettanto vero che senza passato non si vive……..
Buona competizione a tutti con spirito di lealtà e di rispetto e ..... ad maiora et meliora.
Il ritrovarsi ogni anno in una città in cui il profumo della storia si respira a pieni polmoni, inebriando i visitatori di quei valori espressi dall’antica cultura latina che ci appartiene, è motivo, per i giovani convenuti da tutta Europa, di confronto, di socializzazione e di scambio di idee.
Cose queste che servono come concime per la crescita di robuste piante che, arricchite da questa linfa vitale, faranno crescere i nostri giovani con il sentimento delle virtù più belle.
Quelle virtù che il nostro grande Maestro arpinate M.T. Cicerone ha evidenziato ed espresso, in modo alto e nobile, attraverso tutti i suoi componimenti, illuminando così il cammino di tutti noi, facendoci sentire alto e forte l’orgoglio di essere discendenti di quella straordinaria cultura.
Il Salus Publica Suprema Lex è ancora un punto di riferimento per tutti gli amministratori e servitori dello Stato che interpretano, come deve essere, il concetto di “potere” che deve seguire la sola logica del servizio e deve portare a soddisfare il Bene Comune (“uti cives” e non "uti singuli").
Auguro, pertanto, anche alla XXVIII edizione del Certamen Ciceronianum, di proseguire nel solco di questa antica tradizione che serve a far memoria di ciò che di più bello il passato e gli illustri uomini che hanno vissuto quel tempo, ci hanno tramandato.
Ritengo che il significato di essere moderni, in tempi moderni, debba essere ricercato proprio nel saper ritrovare, nel solco delle antiche tradizioni, il novum, come Cicerone si presentò come uomo nuovo seguendo la scia di tradizioni consolidate.
È vero che non si può vivere solo di passato, ma è altrettanto vero che senza passato non si vive……..
Buona competizione a tutti con spirito di lealtà e di rispetto e ..... ad maiora et meliora.
Piero Cesari
Prefetto della Provincia di Frosinone
Prefetto della Provincia di Frosinone
Sono lieto di salutare, a nome della Regione Lazio, la XXVIII Edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas, un notevole evento culturale a cui la Regione Lazio dà con convinzione il proprio contributo. Il concorso costituisce per i giovani amanti della lingua latina un modo significativo di manifestare il proprio ingegno e la propria profonda sensibilità verso una cultura ancora viva. Il latino è ancora oggi veicolo di valori umani nobili ed eterni, alla base della civiltà del nostro continente e del nostro tempo. Infatti, gli insegnamenti trasmessi da tutte le opere dell’Arpinate risultano ancora fortemente attuali e universali. Il Certamen, inoltre, è non solo una palestra in cui mettersi in gioco con gli altri per raggiungere un agognato successo, ma anche una occasione unica di incontro tra giovani diversi per cultura, tradizioni e costumi, che trovano proprio nel latino un amore da condividere e nella gara linguistica l’opportunità di arricchirsi attraverso un confronto costruttivo all’insegna dell’amicizia e della solidarietà. A tutti l’augurio di un felice soggiorno nella nostra Regione, di cui si auspica rimanga nella memoria un ricordo indelebile.
Pietro Marrazzo
Presidente della Regione Lazio
Presidente della Regione Lazio
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Nel rivolgere il più cordiale benvenuto ai partecipanti al Certamen
Ciceronianum Arpinas 2008, sento l’esigenza di dover rivolgere agli
organizzatori del prestigioso evento gli auguri più sinceri di un
meritato successo anche in questa edizione.
Il Certamen Ciceronianum Arpinas rappresenta per i giovani una sana
competizione, nella quale poter esprimere con bravura e conoscenza le
competenze acquisite, quasi esclusivamente, sui banchi della scuola
grazie all’impegno di tanti insegnanti, dirigenti ed educatori, ai
quali non mi stancherò mai di rivolgere i miei ringraziamenti più
sentiti, per il lavoro quotidianamente svolto con passione e competenza.
Questo appuntamento culturale atteso dal mondo della scuola locale, ma anche nazionale e ancor più europeo, non può che renderci fieri di appartenere ad una terra che ha dato i natali ad uno dei massimi esponenti della cultura classica latina, Marco Tullio Cicerone, che ha il merito di aver trattato con grande rigore speculativo e stile insuperato i temi di sempre, come la giustizia, l’amicizia, la patria, la religione, la coerenza morale e tanto altro ancora.
La numerosa partecipazione dei giovani a questa iniziativa, sta a significare che è forte il sentimento che li accomuna, ossia quello di trovare nelle opere in lingua latina, i valori indispensabili per costruire la società del futuro, senza barriere culturali, sociali e religiose.
Questo appuntamento culturale atteso dal mondo della scuola locale, ma anche nazionale e ancor più europeo, non può che renderci fieri di appartenere ad una terra che ha dato i natali ad uno dei massimi esponenti della cultura classica latina, Marco Tullio Cicerone, che ha il merito di aver trattato con grande rigore speculativo e stile insuperato i temi di sempre, come la giustizia, l’amicizia, la patria, la religione, la coerenza morale e tanto altro ancora.
La numerosa partecipazione dei giovani a questa iniziativa, sta a significare che è forte il sentimento che li accomuna, ossia quello di trovare nelle opere in lingua latina, i valori indispensabili per costruire la società del futuro, senza barriere culturali, sociali e religiose.
Dott. Mario Mandarelli
Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Frosinone
Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Frosinone
In qualità di Rettore del Convitto Nazionale "Tulliano" rivolgo il saluto mio personale e quello dell'Istituzione scolastica che rappresento a tutti i cultori della lingua latina: Dirigenti, Docenti accompagnatori e, in particolare, giovani Studenti, che giungono da ogni parte d'Europa per cimentarsi nell’ormai celebre Certamen Ciceronianum, l'evento culturale più importante di questa bella terra di Ciociaria e di grande rilevanza a livello nazionale e internazionale.
Ai giovani latinisti voglio ricordare che la parola fu per Cicerone la sua arma prodigiosa: la usò con raffinata maestria e con l'esuberanza di chi possiede un bene di inesauribili risorse, ma ad essa si accompagnò sempre un pensiero tendente all’esaltazione delle migliori attività dello spirito umano. Egli considerò supreme le virtù di umanità, coraggio civico, devozione alla patria, giustizia e pace, così come considerò etica e senso morale alla base della politica.
Auguro, perciò, a tutti i partecipanti di poter esprimere al meglio le proprie capacità in questa competizione e, soprattutto, di far proprio l'insegnamento del nostro grande Arpinate, affinché la radice europea, che ci accomuna, possa essere il punto di partenza per costruire una convivenza pacifica, nel rispetto di tutte le civiltà.
Nella qualità di Commissario Straordinario del locale Convitto Nazionale Tulliano, sono onorato di portare il saluto mio e di tutto il personale, a quanti, intervenendo alla XXVIII edizione del CERTAMEN CICERONIANUM ARPINAS, avranno l’occasione di soggiornare nella Terra del grande oratore Marco Tullio Cicerone, per ribadire il suo messaggio di giustizia, di democrazia, di libertà e di pace.
Ai giovani latinisti voglio ricordare che la parola fu per Cicerone la sua arma prodigiosa: la usò con raffinata maestria e con l'esuberanza di chi possiede un bene di inesauribili risorse, ma ad essa si accompagnò sempre un pensiero tendente all’esaltazione delle migliori attività dello spirito umano. Egli considerò supreme le virtù di umanità, coraggio civico, devozione alla patria, giustizia e pace, così come considerò etica e senso morale alla base della politica.
Auguro, perciò, a tutti i partecipanti di poter esprimere al meglio le proprie capacità in questa competizione e, soprattutto, di far proprio l'insegnamento del nostro grande Arpinate, affinché la radice europea, che ci accomuna, possa essere il punto di partenza per costruire una convivenza pacifica, nel rispetto di tutte le civiltà.
Giuseppa Maniglia
Rettore del Convitto Nazionale "TULLIANO"
Rettore del Convitto Nazionale "TULLIANO"
Nella qualità di Commissario Straordinario del locale Convitto Nazionale Tulliano, sono onorato di portare il saluto mio e di tutto il personale, a quanti, intervenendo alla XXVIII edizione del CERTAMEN CICERONIANUM ARPINAS, avranno l’occasione di soggiornare nella Terra del grande oratore Marco Tullio Cicerone, per ribadire il suo messaggio di giustizia, di democrazia, di libertà e di pace.
Antonio Gargano
Commissario Straordinario Convitto Nazionale Tulliano
Commissario Straordinario Convitto Nazionale Tulliano